Autunno caldo per l’incognita dei licenziamenti di massa

Secondo quanto riportato dai dati dell’INPS dallo sblocco del divieto di licenziare imposto dal Governo potremmo assistere ad un numero abnorme di licenziamenti che grosso modo si aggira attorno ai 330 mila. Insomma, una vera sciagura per i dipendenti e per le rispettive famiglie oltre che per l’intera tenuta del sistema economico e sociale del nostro Paese.

Pertanto, giocano un ruolo strategico e di vitale importanza per la nostra economia i finanziamenti che l’Europa ci intende prestare per il tramite del PNRR. Soltanto con questi fondi la nostra nazione potrà reggere questa catastrofe sociale che ci ha investito da più di un anno per effetto del Covid-19.

In tanti, giustamente, criticano l’attivazione di questi prestiti ma, d’altra parte, non abbiamo alternativa in quanto - soltanto con una spesa oculata e strategica di tali fondi - è possibile arginare questo terremoto e contestualmente avviare una veloce e robusta ripresa.

La FID auspica chiaramente, partendo da questa considerazione, che è venuto il momento che la politica tutta si riunisca senza infingimenti affinché trovino immediatamente una quadra sulla strategia da attuare affinché si disinneschi la bomba sociale dei licenziamenti di massa.

E per la nostra organizzazione sindacale questa strategia da attuare dovrà essere incentrata sul lavoro, sulle famiglie e sulle micro e piccole imprese in particolar modo.