Decreto Calderone: buste paga con un netto più pesante per gli stipendi medio-bassi da luglio fino a dicembre 2023. Saldo positivo di 383 mila occupati in più in un anno.

Il Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone così dichiara al termine dell’approvazione del Decreto Lavoro conosciuto anche come il Decreto Calderone e sul saldo positivo di 383 mila occupati in più in un anno: «La legge si prefigge l’obiettivo di promuovere il lavoro, accompagnare le persone attraverso la formazione e sostenere le fragilità con interventi come il nuovo assegno di inclusione».

In questo articolo ci soffermiamo però unicamente sul cuneo fiscale che renderà più pensante la busta paga netta, ad esclusione della tredicesima mensilità, da luglio fino a dicembre di quest’anno di quei lavoratori dipendenti i cui stipendi non superano la soglia mensile di 1.923 euro, grazie ai 4 punti aggiuntivi di taglio, e quella di 2.962 euro, grazie ai 4 punti aggiuntivi di taglio.

Tutto questo grazie all’art. 39 del D.L. n. 48 del 2023 che è stato convertito con la Legge n. 85 del 2023.

Nella sostanza, dal primo taglio del cuneo fiscale, introdotto con la Legge di Bilancio 2023, le retribuzioni imponibili mensili sino a 1.923 euro beneficeranno di un taglio totale del cuneo fiscale pari al 7% (dal 1° gennaio 2023 il taglio è stato del 3%), mentre, le retribuzioni imponibili mensili sino a 2.692 euro beneficeranno di un taglio totale del cuneo fiscale pari al 6% (dal 1° gennaio 2023 il taglio ammontava al 2%).

In merito alla tredicesima mensilità, dal punto di vista operativo, se questa viene pagata a dicembre in un’unica soluzione, la retribuzione mensile di dicembre potrà essere soggetta al taglio del cuneo fiscale pari al 7% se non si supera la soglia mensile di 1.923 oppure al 6% se non si supera la soglia mensile di 2.962 euro. Di contro, se tali soglie non verranno rispettate la tredicesima mensilità - pagata sempre in un’unica soluzione a dicembre - potrà comunque giovarsi del taglio del cuneo fiscale pari al 2% per gli importi fino ai 1.923 euro e, per concludere, del taglio del cuneo fiscale pari al 3% per gli importi fino ai 2.962 euro.

Viceversa, se la tredicesima mensilità verrà erogata mensilmente, a partire da luglio fino a dicembre 2023, è permesso usufruire del taglio del cuneo fiscale pari al 6% e al 7%, rispettivamente in relazione alle due solite soglie mensili, ma sempre e comunque al netto dei diversi ratei di tredicesima i quali, però, potranno godere del beneficio fiscale del 2% se il rateo mensile non supera i 224 euro (ossia euro 2.962 diviso 12) oppure del beneficio del 3% se il medesimo rateo mensile non supera i 160 euro (ossia euro 1.923 diviso 12).

Concludendo, si precisa che tale agevolazione fiscale sugli stipendi dei lavoratori dipendenti non è considerata come un incentivo sulle assunzioni, in quanto è una misura a vantaggio dei singoli prestatori di lavoro con retribuzioni medio-basse, e che è cumulabile con altri esoneri contributivi previsti dalla normativa in vigore.