Le novità per i lavoratori dipendenti e per le famiglie contenute nella Legge di Bilancio 2023

Sono diverse le novità per i dipendenti e le famiglie contenute nell’ultima Legge di Bilancio tra cui interventi su: reddito di cittadinanza, tetto al contante, caro energia, bonus bollette, congedo parentale, assegno unico, cuneo fiscale, mutui, Legge Fornero, opzione Donna e ape sociale. 

Energia

Le risorse destinate a fronteggiare il fenomeno cd. del caro energia ammontano a oltre 21 miliardi di euro e consentiranno di implementare gli aiuti a famiglie e imprese ampliando pure la platea dei beneficiari.

Per il primo trimestre 2023 viene confermata la soppressione degli oneri impropri delle bollette e rifinanziato il credito d’imposta in favore delle imprese piccole e le attività, quali bar, ristoranti ed esercizi commerciali che si innalzerà dal 30% al 35%, mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.

Nel 2023 l’aliquota IVA si contrae al 10% per i pellet, al 5% per i consumi associati al teleriscaldamento relativi al primo trimestre.

Prorogata pure al primo trimestre 2023 l’aliquota IVA diminuita al 5% per le somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto servizio energia.

L'Autorità per l'energia potrà sospendere fino al 31 gennaio 2023 i distacchi di gas per le grandi imprese morose.

In favore del comparto sanità stanziati circa 2 miliardi di euro per il 2023 (inclusi i costi per l’energia), mentre agli enti territoriali, comprese le risorse per il trasporto pubblico locale, è destinato circa 1 miliardo di euro.

Dipendenti e Famiglie

Numerose e variegate le novità contemplate dal pacchetto di norme sulla famiglia presente in manovra:

· Bonus sociale bollette: per le famiglie più fragili confermato e rafforzato il congegno che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con elevazione della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro.

· Misure contro inflazione: diminuzione dell’Iva al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile. Istituito un fondo di 500 milioni di euro per la realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila euro gestita dai Comuni e preordinata all’acquisto di beni di prima necessità. Rappresenta una sorta di “buoni spesa” da impiegare presso punti vendita che aderiscono all’iniziativa con un’ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari.

· Assegno unico per le famiglie: dal I° gennaio 2023 previsto un incremento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e per i figli con una età compresa da uno a tre anni per le famiglie con tre o più figli e con Isee fino a 40.000 euro. Maggiorazione del 50% dell'assegno unico per le famiglie con 4 o più figli. Confermate e strutturate le maggiorazioni dell'assegno unico per i disabili.

· Congedo parentale: un mese in più di congedo facoltativo e retribuito all’80%, impiegabile da uno dei due genitori, in via alternativa, fino ai sei anni di vita del figlio.

· Taglio cuneo fiscale fino 3% per i lavoratori dipendenti con redditi bassi: esonero contributivo pari al 2% per redditi fino a 35.000 euro, pari al 3% per redditi fino a 25.000 euro. La riduzione del cuneo risulta interamente a beneficio dei lavoratori.

· Premi di produttività detassati: per i dipendenti aliquota al 5% per premi di produttività fino a 3.000 euro.

· Agevolazioni assunzioni a tempo indeterminato: per tutto il 2023 previste agevolazioni in favore delle assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 8 mila euro per donne e giovani che hanno già un contratto a tempo determinato, come anche per i beneficiari del reddito di cittadinanza.

· Agevolazioni per acquisto prima casa: proroga per tutto l’anno 2023 delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa in favore degli under 36.

· Rinegoziazione dei contratti di mutuo ipotecario: al fine di attenuare l’impatto degli aumenti dei tassi di interesse sui mutui a tasso variabile è stata ripristinata la norma del 2012 che consente di trasformare i mutui ipotecari da tasso variabile a tasso fisso. Per beneficiare di tale misura è previsto un Isee massimo di 35.000 euro e un tetto massimo del mutuo fino a 200.000 euro per l’acquisto della prima casa.

· Reddito alimentare: inizio della sperimentazione del reddito alimentare per coloro che risultano in stato di povertà assoluta. Attraverso un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 saranno distribuiti pacchi alimentari, realizzati grazie all'invenduto della distribuzione alimentare.

· Bonus mobili ed elettrodomestici green: proroga della detrazione del 50% per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici cd. green. Il tetto per il 2023 viene alzato a 8.000 euro, da 5.000.

· Bonus psicologo: diventa permanente e si innalza da 600 a 1.500 euro, con tetto Isee a 50.000 euro.

· Carta cultura giovani e carta del merito: al fine di favorire l’accesso dei giovani a iniziative culturali è stata rivista la misura per la card diciottenni, e al contempo sono state istituite la “carta della cultura giovani”, destinata a tutti i residenti appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 35.000 euro e utilizzabile nel diciannovesimo anno di età, e la “carta del merito”, in favore dei ragazzi che hanno conseguito entro il diciannovesimo anno di età il diploma finale presso istituti di istruzione secondaria superiore o equiparati con una votazione di almeno 100 centesimi.

Pensioni

Fermo alla cd. Legge Fornero: al via un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103). Per chi decide di restare a lavoro rifinanziato bonus Maroni che prevede una decontribuzione del 10%.

Opzione Donna: prolungata a tutto il 2023 “Opzione donna” con modifiche, cioè in pensione a 58 anni con due figli o più, 59 con un figlio, 60 altri casi. “Opzione donna” è riservata a particolari categorie, quali caregiver, invalide (invalidità superiore o uguale al 74%) e lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende per le quali è attivo un tavolo di crisi.

Ape sociale: confermata anche per il 2023 la misura dell’Ape sociale (“Anticipo Pensionistico” sociale) per i lavori usuranti.

Indicizzazione pensioni: revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023-2024, al fine di tutelare i soggetti più bisognosi. Prevista una rivalutazione del 120% del trattamento minimo e dell'85% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo.

Pensioni minime: previsto per il 2023 l’innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per gli over 75.

Reddito di cittadinanza

Prende il via il periodo transitorio che porterà verso l’abolizione del reddito di cittadinanza. Infatti, a decorrere dal 1° gennaio 2023, alle persone tra 18 e 59 anni, abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età, verrà riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7 mensilità invece delle 18 rinnovabili. Inoltre, si prevede un periodo di almeno un semestre di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale e, in mancanza, il beneficio del reddito decadrà, come nell’ipotesi ove si rifiuti la prima offerta di lavoro.

A ciò si aggiunga che la quota dell'assegno destinata all'affitto verrà corrisposta direttamente ai proprietari. Infine, il reddito di cittadinanza sarà abrogato dal 1° gennaio 2024 e verrà sostituito da una nuova riforma, mentre i risparmi di spesa verranno allocati in un apposito fondo il quale finanzierà la riforma globale per il sostegno alla povertà e all’inclusione.

Limite al contante

A decorrere dal 1° gennaio 2023 il limite per l’impiego del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro.

Tregua fiscale

A decorrere dal 31 marzo 2023 prevista la cancellazione delle cartelle fino al 2015, con importo inferiore a 1.000 euro.

Prevista anche la rateizzazione (fino a 5 anni) dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi, a causa dell’emergenza sanitaria, caro bollette e difficoltà economiche, non ha corrisposto le tasse.

Prevista una sanzione pari al 3% sui debiti del biennio 2019-2020.

Per le società sportive, invece, si prevede che corrispondano tutti i contributi previdenziali entro il 29 dicembre 2022 e dal 1° gennaio il 3% (sanzione) anticipato sugli importi dovuti al fisco (sospesi nel corso dell’emergenza sanitaria), potranno essere corrisposti in 60 rate, con le medesime modalità previste per le aziende che intendono regolarizzare la loro posizione.

Extraprofitti

Istituito un “contributo di solidarietà” temporaneo del 50% sul reddito 2022 che eccede per almeno il 10% la media dei redditi complessivi conseguiti nel lasso temporale 2018-2021.

L’ammontare del contributo non può oltrepassare il 25% del patrimonio netto alla data di chiusura dell'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022.

La tassa sugli extraprofitti si applicherà alle società che generano almeno il 75% dei loro ricavi da attività negli ambiti della produzione e rivendita di energia, gas e prodotti petroliferi.

Fonte: AltaLex